Bellissimo fumetto sulla vicenda di Federico Aldrovandi, morto per mano di 4 poliziotti una notte qualsiasi a Ferrara.
E’ da notare come la necessità e la voglia di raccontare questa storia spinga l’autore, il giornalista di Liberazione Checchino Antonini, a ripercorrere anche quella che è la “sua” storia, non solo riguardo il caso Aldrovandi, che fu uno dei primi a seguire e portare al clamore delle cronache.
Antonini, ripercorrendo quel periodo di inchiesta, ci lascia entrare nella sua vita e ci racconta anche molto di sè.
Qualcuno potrebbe obiettare che vada “fuori tema”.
Per me invece è la riprova che raccontare è sempre a partire dai propri occhi, dai propri stati d’animo, dalle proprie alterne vicende che portano, un giorno qualsiasi, ad incrociare un blog su intenet, o un sito d’informazione alternativa e fare scattare la scintilla dell’intuito giornalistico ed umano.
Il passato non è mai banale quando le vicende che ci troviamo a raccontare ci toccano nel profondo.
Bellissimo fumetto sulla vicenda di Federico Aldrovandi, morto per mano di 4 poliziotti una notte qualsiasi a Ferrara.
E’ da notare come la necessità e la voglia di raccontare questa storia spinga l’autore, il giornalista di Liberazione Checchino Antonini, a ripercorrere anche quella che è la “sua” storia, non solo riguardo il caso Aldrovandi, che fu uno dei primi a seguire e portare al clamore delle cronache.Antonini, ripercorrendo quel periodo di inchiesta, ci lascia entrare nella sua vita e ci racconta anche molto di sè.Qualcuno potrebbe obiettare che vada “fuori tema”.Per me invece è la riprova che raccontare è sempre a partire dai propri occhi, dai propri stati d’animo, dalle proprie alterne vicende che portano, un giorno qualsiasi, ad incrociare un blog su intenet, o un sito d’informazione alternativa e fare scattare la scintilla dell’intuito giornalistico ed umano.
Il passato non è mai banale quando le vicende che ci troviamo a raccontare ci toccano nel profondo.
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