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Recensione / Questa volta il fuoco

More about Questa volta il fuocoQuesta storia mi ha fatto palpitare un po’.
In parte perchè scritta in una prima persona diretta, schietta, genuina. Da un ragazzo di provincia cresciuto nella piazza, sulle panchine, con la sua compagnia di amici un po’ fancazzisti e un po’ carogne.
Un po’ perchè questi giovani ribelli che credono e fanno politica più per sentimento che per profonda riflessione intellettuale sembrano davvero non esistere quasi più, anche nel fermento sociale che sta vivendo oggi il nostro paese.
Una storia semplice: un viaggio, di quelli che, ormai, si facevano una volta, in treno, verso una manifestazione immancabilmente nella Capitale. Che è Capitale, mica per qualcosa.
Un viaggio che racconta una storia.
E una storia che racconta delle vite tanto secondarie da essere speciali. Forse paradigmatiche.

Aldilà del finale (che non vi racconto, ma che rappresenta forse il piccolo desiderio covato da tanti), della politica e della gioventù, è lo stato mentale che suggerisce questo racconto ad avermi fatto immedesimare: quel momento, e ce ne sono stati tanti, in cui puoi, devi, in un certo senso, ripercorrere la tua vita per arrivare a spiegarlo, a te stesso prima che agli altri.

Posted in Creature, Materiali, Partenze, Politica, Riflessioni Personali, Tempi Moderni.

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