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Tutorial Noblogs: Creare pagine statiche

Con questo tutorial vedremo come è possibile creare pagine statiche, strumento fondamentale per elevare Noblogs al rango di piattaforma di blogging universale.

Una pagina statica è una pagina che non viene creata dinamicamente dalla gestione contenuti (come per gli articoli), ma è "statica" in quanto ha un preciso indirizzo, che non subisce mutamenti a causa della data, dei permalink e altri cazzi.

L’altra particolarità di una pagina statica è che possiede/necessita di un proprio file .template, e come consente un grado di personalizzazione più elevato di un normale articolo, arrivando fino a poter cambiare radicalmente l’aspetto di quella pagina rispetto al resto del blog (ad esempio, scrivendo un secondo .css, oppure aggiungendo sezioni apposite che lo modifichino).

Noi qui ci occuperemo, per ora, solo della creazione di una pagina statica, fornendo qualche esempio di utilizzo che poi ognuno potrà utilizzare come spunto ed elaborare ulteriormente. 

Innanzitutto è necessario creare un file .template e caricarlo dentro il nostro template set:

Apriamo un qualsiasi foglio di scrittura (meglio non OpenOffice, Word e tutti quelli che sono zeppi di meta-tag – quelle robe per cui quando fate copia/incolla in un articolo, poi vi scazza tutta la formattazione!).

Quindi Kedit, Gedit, Jed, Nano, Pico, Vim e WordPad vanno benissimo (dimenticavo: etc etc).

Ora scriviamo (voi li copia/incollate da qui) la struttura di base di una pagina, con un breve testo che ci servirà da esempio:

{include file="$blogtemplate/header.template"}
<div id="content">
<div class="narrowcolumn">

<h2>Questa è una pagina statica</h2>

</div>
</div>
{include file="$blogtemplate/panel.template"}
{include file="$blogtemplate/footer.template"}

Ovviamente la struttura la decidete voi, quindi potete anche includere altri file.templete, preparare altre sezioni (i < div class > e i < div id > ) etc etc.

Dopodichè, salvate il file chiamandolo ad esempio static.template (è importante che il file finisca in .template, se avete Winzozz, beh, cazzi vostri, trovate il modo di non appendere estensioni di file alcune (.txt, .doc, etc non funzionano) – mo’ non è che ve se può dì tutto!).

Ora, loggatevi su http://noblogs.org/admin.php, cliccate sul nome del vostro blog e poi entrate nel template set (Centro di Controllo -> Stili per il blog -> Blog Template Editor -> "nome vostro template" (di solito è l’ultimo in fondo alla lista, "new_qualcosa" per intenderci).

Vi comparirà una lista di file .template, più due o tre cartelle ( […], images, ed svn<–(non sempre)).

Lì da quelle parti (cmq in alto, sopra la lista dei file) c’è *Aggiunti file* (o qualcosa di simile). Cliccate su Sfoglia, selezionate il vostro file static.template dalla cartella dove lo avete salvato in precedenza, quando ritornate sulla schermata di noblogs fate *Carica* (Upload).

Noblogs aggiornerà la pagina è vedrete il vostro static.template nella lista di file.

Ora la pagina è stata creata (magia!). Però bisogna inserire l’ultimo pezzo di codice per far sì che Noblogs assegni un permalink statico alla pagina statica appena creata.

In realtà non si tratta d’altro che aggiungere un link ( < a >  < /a > ): quindi ciò dipende da dove volete che sia raggiungibile la vostra pagina statica (quindi poi non chiedetemi "dove lo devo mettere?")

Mettiamo che vogliate aggiungere un link nella colonna laterale:

aprite il file.template corrispondente alla vostra colonna laterale (questo dipende dal template set che c’avete, nella maggior parte dei casi il file in questione si chiama panel.template, ma può essere anche footer.template o in rari casi header.template [questi ultimi due file in genere rappresentano altre parti del blog, a cioè rispettivamente "l’intestazione a piè pagina"(footer) e "la testata"(header)].

Ora da qualche parte (dove più vi aggrada) scrivete il seguente (ricordo che è un esempio, le parole possono cambiare, le {funzioni} no):

< a href="{$url->templatePage( "static" )}">Visita la mia pagina statica!< /a >

1) Ricordatevi di levare TUTTI gli spazi!

2) la funzione che gestisce il permalink della nostra pagina statica è

{ $url -> templatePage( "static" )}

dove static è il nome del file precedentemente creato senza la terminazione .template (se lo aveste chiamato in un altro modo, dovete cambiare "static" con quell’altra parola, capito?).

Ora –> Aggiorna.

Poi, ricarica (o lancia) la home page del tuo blog.

Comparirà il link "Visita la mia pagina statica!"…et voilà!


Alcune considerzioni (sull’attuale stato della lotta di classe in Italia): dentro il famoso static.template ci potete fare un po’ il cazzo che vi pare, tanto non smerdate il resto del blog, perchè una pagina statica si fa i cazzi suoi!E ciò è ultra-bene, per i "novellini" 😛 !

I modi più diffusi di utilizzare questa funzionalità sono: in primis sicuramente quello di creare delle "schede" sulla home che portano a sezioni tipo "Chi siamo", "Cosa vogliamo", "Che vuoi tu?!", "Cazzo guardi!!!", "Vattene", "Conosco il tuo IP, sto venendo sotto casa tua!!!" etc etc. Il cosidetto modo "à la Worpress".

Ma i modi sono veramente tantissimi!!!E come se aveste a disposizione una nuova main page in cui potete metterci TUTTE le cose che già ci sono in main page, così come nelle altre sezioni del blog!

Ad esempio, sul blog dell’Assemblea Antifascista Permante in fondo in fondo nella colonna laterale, c’è ad un certo punto un link "Recensioni e proposte di lettura": quel link rimanda ad una pagina statica (in quel caso read.template) in cui ho fatto caricate automaticamente tutti gli articoli della categoria omonima "Recensioni e letture" del blog suddetto. Però, gli articoli compaiono come se fossero in home page (sono cioè "spezzati", c’è il link (Continua)) e non per intero come invece appaiono se cliccate sulla categoria "Recensioni e letture" più in alto. Stessa cosa si può notare se cliccate invece su "Informazioni" nella sezione *Meta*: stavolta è fatto con la categoria "Storie di Resistenza e Antifascismo", utilizzando about.template come pagina statica.

Questo piccolo, e in fondo, stupido esempio vi dovrebbe far intuire che gli utilizzi sono variabili e molteplici: sia dal lato della visualizzazione sia da quello della funzionalità.

Tutto è nelle vostre mani!

Fatelo! (Make it real!) 

 

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